Cosa sono gli oli essenziali
Gli oli essenziali sono molecole chimiche aromatiche, sono la parte volatile e profumata della pianta. Si trovano nei petali dei fiori, nelle radici, nelle foglie, nel legno, nella buccia dei frutti e tramite speciali metodi di estrazione vengono raccolti e resi disponibili per essere utilizzati per il nostro benessere.
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Gli oli essenziali utili per l’aromaterapia devo essere estratti tramite distillazione in corrente di vapore, per spremitura (agrumi), per enflorage, per estrazione con alcool alimentare (no solventi come glicole propilenico o etere di petrolio), o tramite estrazione con CO2 supercritica che ne preserva tutte le qualità.
A cosa servono gli oli essenziali
Ogni olio essenziale ha molteplici funzioni, dall’attività antibatterica e antimicotica a quella tonificante o rilassante, depurativa, balsamica, espettorante, possono aumentare le nostre difese immunitarie. Alcuni oli essenziali hanno proprietà antivirali, non si conoscono ancora bene i meccanismi, ma in alcuni casi si è vista un’inibizione dell’attacco del virus sulle cellule bersaglio mentre era ancora libero, oppure non ha permesso la replicazione del virus.
E’ possibile leggere studi sia in vivo che in vitro direttamente sul sito Pub Med. Per citarne alcuni, in Cina da tempo stanno facendo studi sul Coronavirus che provoca l’aviaria. [1] e [2]
Ci auguriamo che proseguano gli studi tra attività antivirale degli oli essenziali e il COVID-19 oltre che per altri virus.
Vi ricordo che l’utilizzo di oli essenziali non deve in nessun modo sostituire tutte le norme igieniche e protettive che vanno seguite in questo periodo, è un aiuto in più, anche molto piacevole, per purificare l’aria, aiutarci a respirare meglio e, a seconda dell’olio essenziale, rilassare la mente, cercando di diminuire lo stress del momento.
Come si usano gli oli essenziali
Gli oli essenziali non vanno mai usati puri, essendo dei super concentrati di pianta (per ottenere pochi ml di prodotto servono parecchi Kg di pianta) bastano poche gocce diluite in creme, oli vegetali, sale, miele, malto, sostanze grasse in grado di assorbirli o dispersi in acqua per essere utilizzati nei diffusori.
Si possono usare per via interna (solo se puri, dichiarati aromi alimentari e sotto la guida di esperti) e per via esterna. L’utilizzo sulla pelle va dall’1-2% per il corpo e fino all’1% per il viso per 100 g di olio base o crema.
Nei diffusori ad ultrasuoni, l’olio essenziale rimane inalterato come proprietà ed è un ottimo modo per diffonderlo nell’aria. Si può considerare 1 goccia di olio essenziale per mq nell’arco dell’intera giornata suddividendole in tante diffusioni da 4-5 gocce ciascuna: ad esempio in una normale stanza di 30 mq si possono aggiungere 5 gocce ogni paio di ore.
Gli oli essenziali possono essere dispersi anche nell’acqua di vaschette da appoggiare sui termosifoni o nei classici diffusori in ceramica con la candelina.
Un altro buon modo per fare aromaterapia è di mettere 1-2 gocce di olio essenziale su un fazzoletto per fare un’inalazione a secco e avere subito benefici a livello respiratorio e mentale, oppure di far assorbire qualche goccia di olio essenziale sul sale da sciogliere in acqua bollente per fare i classici suffumigi.
Anche l’aerosol terapia può essere utilizzata con gli oli essenziali con le dovute precauzioni, si può disperdere 1 goccia di olio essenziale puro in una soluzione salina sterile e fare l’aerosol 1-2 volte al giorno.
L’idea in più
mettere una goccia di olio essenziale sulla mascherina quando si esce.
Molto utile per una migliore igiene orale è fare sciacqui e gargarismi con acqua e 1 goccia di olio essenziale.
Gli oli essenziali si possono utilizzare anche nel bagno turco e in sauna oppure in bagni aromatici fatti prima assorbire sul del sale marino integrale.
Come agiscono gli oli essenziali
Gli oli essenziali, se vengono respirati, hanno due modalità di azione attraverso la mucosa nasale, una che segue il percorso verso i polmoni (naso-polmoni-bronchi-alveoli bronchiali-sangue-arterie vene-organi bersaglio dell’olio essenziale, come pelle, vescica, reni e polmoni) e l’altra che stimola il sistema neurovegetativo, andando a lavorare sulla sfera emozionale e su stati di benessere.
Quindi gli oli essenziali agiscono sia a livello fisico che emozionale.
La stessa cosa avviene per gli oli essenziali applicati sulla pelle, una parte viene respirata e una parte assorbita attraverso la pelle, che si riversa nel sistema linfatico, circolatorio e quindi agli organi.
Avvertenze sugli oli essenziali
- Utilizzare solo oli essenziali puri e naturali, preferibilmente biologici o di piante di raccolta spontanea, se si vogliono utilizzare anche per uso interno in etichette deve esserci scritto ”aroma alimentare”.
- Non usare lo stesso olio essenziale oltre le 3-4 settimane, per evitare di sensibilizzarsi.
- Usare sempre piccole dosi per evitare effetti tossici e diluirli in vettori idonei, come oli vegetali o grassi naturali.
- E’ importante tenerli fuori dalla portata dei bambini.
- In gravidanza bisogna prestare attenzione, solo pochi oli sono utilizzabili per uso esterno e nessuno per uso interno.
- Le persone epilettiche devono evitare: canfora, issopo, timo, finocchio.
- Gli oli essenziali di agrumi sono fotosensibilizzanti, quindi non vanno usati se si va al sole subito dopo.
Oli essenziali per purificare l’aria e respirare meglio
Cannella, origano, timo, santoreggia, mirto, eucalipto, cajeput, pino, mirto vengono classificati come ottimi antibatterici sia sui Gram+ che sui Gram-, hanno proprietà antivirali [5] e antimicotiche. Sono utili in caso di raffreddore, rinofaringiti, bronchiti e influenza.
Il timo(thymus) è un olio essenziale molto forte, che può provocare irritazioni, va quindi utilizzato con prudenza e mai puro.
Il mirto (myrtus communis) ha proprietà fluidificanti, espettoranti, molto utile durante l’influenza.
Il pino(pinus) è utile per chi soffre di asma, bronchite, raffreddore e influenza.
Il ravintsara (cinnanomum camphora) è molto utile per il raffreddore, l’influenza, la sinusite, ma non è adatto per chi soffre di asma.
Il tea tree (melaleuca alternifolia) ha ottime proprietà contro tosse, catarro, sinusite, raffreddamenti, ci sono studi sulla sua efficacia in malattie infettive come morbillo e varicella.
La palmarosa (cymbopogon martinii) è utile per faringiti, bronchiti, è un calmante del sistema nervoso, regalando così ottime proprietà antistress.
Il niaouli (melaleuca viridiflora) e l’eucalipto (eucalyptus globulus) [4] hanno attività immunostimolanti, antivirali, rinforzano il sistema respiratorio. L’eucalipto in particolare stimola la risposta fagocitaria dei macrofagi, incrementa la naturale risposta immunitaria cellulo mediata.
La lavanda (lavanda officinalis) è molto utilizzata per la tosse insistente, grazie alle sue proprietà calmanti, è indicata per asma, sinusite, mal di testa da congestione e ha proprietà rilassanti sul sistema nervoso.
Il limone (citrus limon) e i chiodi di garofano (eugenia caryophyllata)ricchi di molecole attive come fenoli e terpeni, assumo importanti proprietà antibatteriche e antivirali, ci sono studi riguardo al trattamento dell’herpes con questi oli essenziali. [3]
I purificatori d’aria
Un altro modo per mantenere pulita l’aria che respiriamo in casa consiste nell’usare i purificatori d’aria. Sono dispositivi simile a un condizionatore che, anziché fare caldo o freddo, hanno la sola funzione di filtrare tutte le impurità presenti nell’aria. In pratica aspirano l’aria dalla stanza, la fanno passare attraverso dei filtri e la immettono di nuovo nell’ambiente dopo aver trattenuto tutte le impurità.
Quasi tutti i purificatori d’aria utilizzano 3 filtri in successione:
- l’aria passa prima tramite un filtro a maglia larga che toglie il pulviscolo più grosso, peli di animali domestici, piumini… è simile al filtro che si trova nei comuni condizionatori d’aria che siamo abituati a pulire periodicamente.
- l’aria passa poi tramite un secondo filtro a carboni attivi. Esso trattiene le particelle organiche più piccole, acari, pollini
- infine l’aria passa per un filtro HEPA (High Efficiency Particulate Air-filter), che è il filtro con la “maglia” più sottile. Infatti, trattiene il 99% di tutte le particelle con dimensione oltre ai 0,3 micron (millesimi di millimetro).
Per avere un’idea delle dimensioni delle impurità, devi sapere che:
- I batteri hanno dimensione tra 1 e 20 micron
- Il polline e i granuli pollinici delle graminacee sono tra i 25 e i 50 micron
- Le polveri sottili dell’inquinamento atmosferico e il cosiddetto particolato hanno dimensioni tra 2,5 micron (per le PM2.5) e i 10 micron (per le PM10)
- I virus hanno dimensioni tra 0,02 e 0,3 micron: il coronavirus ha un diametro di circa 0,15 micron.
Utili per chi ha allergie respiratorie o asma
I purificatori d’aria hanno quindi la proprietà di filtrare sia i batteri, che gli allergeni che le polveri sottili dell’inquinamento atmosferico, ed è statisticamente provato che danno beneficio a chi soffre di allergie respiratorie.
Quando apriamo le finestre per cambiare l’aria in casa, assieme all’aria fresca ed ossigenata entrano anche gli inquinanti e gli allergeni. Ecco perché, subito dopo avere arieggiato le stanze, è molto utile utilizzare i purificatori d’aria per togliere tutto ciò che di indesiderato è entrato in casa, prima che questo si depositi sugli arredi, sul letto in cui dormiamo, sulla tavola su cui mangiamo ed evitare di respirarlo per tutte le ore che trascorriamo in casa.
Perché le aziende sostengono che i propri purificatori d’aria possono trattenere anche i virus se questi hanno una dimensione inferiore del potere filtrante di un filtro HEPA?
Il motivo è che i virus non viaggiano da soli nell’aria, ma sono “aggrappati” ad altre molecole che li trasportano. Ad esempio, possono essere le micro-gocce si umidità che si diffondono nell’ambiente come aerosol dopo che abbiamo starnutito o tossito. Queste molecole sono più grandi di 0,3 micron e quindi vengono assorbite dai purificatori d’aria.
Cosa succede alle impurità, ai batteri e ai virus intrappolati nei filtri?
I filtri trattengono le impurità e non gli permettono di tornare nel circolo dell’aria. Inoltre, a differenza dei condizionatori, non producono condensa e quindi non c’è il rischio che l’umidità torni ad attivare i batteri intrappolati. L’unica accortezza necessaria è sostituire periodicamente i filtri dopo un certo numero di ore di utilizzo, seguendo le indicazioni dei produttori.
BIBLIOGRAFIA
[1] “Coronavirus Infections and Immune Responses”, LiG, Fan Y, Han T, Li Z, Zhou P, Pan P, Whang W, Hu D, Liu X, Zhang Q, Wu J, J Med Virol. 2020 Jan 25. doi: 10.1002/jmv.25685. [Epub ahead of print]
[2] “Avian coronavirus infectious bronchitis virus susceptibility to botanical oleoresins and essential oils in vitro and in vivo”, Jackwood MW, Rosenbloom R, Petteruti M, Hitl DA, McCall AW, Williams SM, Virus Res. 2010 Apr;149(1):86-94. doi: 10.1016/j.virusres.2010.01.006. Epub 2010 Jan 21.
[3] “Essential Oils for the Treatment of Herpes Simplex Virus Infections”, Schnitzler P, Chemotherapy. 2019;64(1):1-7. doi: 10.1159/000501062. Epub 2019 Jun 24.
[4] “Stimulatory effect of Eucalyptus essential oil on innate cell-mediated immune response”, Serafino a, Sinibaldi Vallebona P, Andreaola F, Zonfrillo M, Mercuri L, Federici M, Rasi G, Garaci E, Pierimarchi P, BMC Immunol. 2008 Apr 18;9:17. doi: 10.1186/1471-2172-9-17.
[5] “Phytochemical analysis and in vitro antiviral activities of the essential oils of seven Lebanon species”, Loizzo MR, Saab AM, Tundis R, Statti GA, Menichini F, Lampronti I, Gambari R, Cinatl J, Doerr HW, Chem Biodivers. 2008 Mar;5(3):461-70. doi: 10.1002/cbdv.200890045.